Fincantieri presenta soluzioni integrate per rafforzare la resilienza subacquea del Qatar
09 dicembre 2025
Doha, Qatar / Trieste, Italia, 9 dicembre 2025 – Oggi Fincantieri ha riunito a Doha rappresentanti di governo, difesa e industria per il workshop di alto livello “Underwater Innovation Forefront: Submarines, Drones and Dual-Use Integrated Solutions for Sea Defence and Strategic Infrastructures Resilience”. L’iniziativa conferma l’impegno di lunga data del Gruppo a supporto della sicurezza marittima del Qatar e a rafforzare la resilienza delle sue infrastrutture offshore e subacquee strategiche.
Questo evento rappresenta un passo significativo nella cooperazione industriale strategica tra Fincantieri e Milaha, Qatar Navigation Q.P.S.C. (“Milaha”), leader regionale nei servizi marittimi e logistici, con cui l’incontro è stato organizzato in collaborazione. L’iniziativa segue la firma di un Memorandum of Understanding tra i due Gruppi volto ad ampliare la collaborazione nei servizi marittimi, nell’esecuzione di progetti e nell’integrazione tecnologica.
Forte di una partnership consolidata con le Forze Navali dell’Emirato del Qatar, che comprende la consegna di sette unità navali di ultima generazione costruite nei cantieri del Gruppo in Italia, Fincantieri conferma la propria abilità nel trasformare la cooperazione industriale in sviluppo concreto di competenze a sostegno delle ambizioni marittime sovrane del Paese.
Il workshop ha visto la partecipazione di alti rappresentanti e decisori dei settori difesa, energia, telecomunicazioni, cybersecurity, marittimo e governativo del Qatar, insieme a stakeholder internazionali, tra cui l’Ambasciatore d’Italia a Doha, Paolo Toschi, la Marina Militare italiana e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). L’evento ha offerto un’occasione di confronto ai massimi livelli per analizzare l’evoluzione dei rischi e delle opportunità nel dominio subacqueo e promuovere strategie di cooperazione.
I lavori sono stati condotti dai rappresentanti di Fincantieri — Ammiraglio Matteo Bisceglia, Senior Vice President Naval Product Development and Partnering; Gabriele Maria Cafaro, Executive Vice President Underwater; Dario Giacomin, Senior Vice President Underwater Product Development e Eugenio Santagata, Direttore Generale della Divisione Navi Militari — insieme a Fahad Saad Al-Qahtani, CEO del Gruppo Milaha, all’Ambasciatore Massimo Marotti dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e al Contrammiraglio Francesco Milazzo, Comandante delle Forze Subacquee della Marina Militare. Le discussioni hanno riguardato competenze operative e tecnologie emergenti lungo tutto lo spettro subacqueo: sottomarini, sistemi unmanned e autonomi (AUV/USV), droni subacquei e ROV, architetture integrate di comando e controllo e soluzioni dual-use, evidenziando come queste capacità siano ormai essenziali per rafforzare la sicurezza nazionale e garantire l’affidabilità degli asset energetici offshore, delle operazioni portuali e di altre infrastrutture strategiche.
Durante il workshop è stato sottolineato come il 98% del traffico internet globale dipenda dai cavi sottomarini, insieme agli interconnettori elettrici che costituiscono la spina dorsale della connettività e della sicurezza energetica di ogni nazione. In questo scenario, Fincantieri ha ribadito il proprio ruolo di “orchestratore” del dominio underwater: un player verticalmente integrato, in grado di progettare, costruire e gestire tutti i componenti chiave di un nuovo ecosistema subacqueo, ponendosi come ponte tra esigenze della difesa e applicazioni civili e dual-use.
Tra le tecnologie di punta presentate figura DEEP, il sistema proprietario Fincantieri di droni subacquei completamente integrato e dotato di capacità basate su intelligenza artificiale, recentemente validato in una dimostrazione operativa presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) di La Spezia, una tecnologia unica in Europa. DEEP integra sciami di AUV avanzati, sensori di allerta precoce, soluzioni LARS e un sistema dedicato di gestione subacquea, per garantire monitoraggio continuo e rilevamento tempestivo delle minacce in ambienti marittimi complessi, oltre a supporto manutentivo e sviluppo.
Nel suo intervento, il Contrammiraglio Francesco Milazzo di Marina Militare ha evidenziato come il dominio subacqueo sia oggi un’arena decisiva che richiede innovazione continua e sinergie. Garantire questa dimensione è vitale per proteggere i flussi energetici e informativi che sostengono prosperità e sicurezza. In tale contesto, la cooperazione tra marine, istituzioni e industria è fondamentale per il progresso tecnologico e la superiorità operativa. L’Italia è in prima linea, combinando competenze avanzate con una visione di interoperabilità e soluzioni dual-use, sviluppando architetture moderne di comando e controllo e veicoli multiuso e multi-missione capaci di operare dal fondale alla superficie per la difesa e la resilienza delle infrastrutture. Ha inoltre sottolineato il ruolo strategico del Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS), istituito dal Governo italiano nel 2023 a La Spezia, e dell’iniziativa della Marina Militare per la creazione di un Centro di Eccellenza NATO per il dominio subacqueo, sempre a La Spezia, nella stessa sede del PNS.
L’ambasciatore Massimo Marotti dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale ha invece evidenziato il ruolo cruciale della cooperazione internazionale e della partnership tra governi e operatori privati nella gestione dei rischi cyber che minacciano le infrastrutture subacquee.
Il posizionamento di Fincantieri si fonda su una lunga e consolidata esperienza nella progettazione e costruzione di sottomarini avanzati, aprendo la strada a un ecosistema tecnologico subacqueo completamente integrato. È anche ulteriormente rafforzato dalle competenze di WASS, Remazel Engineering e IDS, oltre che dalle attività di sviluppo congiunto con PMI ad alto contenuto tecnologico.
Questo patrimonio consolidato sostiene un percorso di crescita in cui le soluzioni Fincantieri stanno già offrendo risposte concrete e operative alle esigenze in evoluzione delle moderne nazioni marittime, come il Qatar.