Unire culture, costruire opportunità: il Progetto Tunisia
L’impegno di Fincantieri per un modello di crescita inclusiva che unisce culture e competenze
In un contesto globale in cui innovazione e competenze sono fattori chiave per la competitività, Fincantieri riconosce l’importanza di un approccio inclusivo e sostenibile che metta al centro le persone. Il Gruppo ha fatto della diversità, dell’equità e dell’inclusione un pilastro della propria identità aziendale, impegnandosi attivamente a creare ambienti di lavoro accoglienti, rispettosi e ricchi di opportunità per tutti.
Attraverso programmi strutturati e innovativi, Fincantieri sostiene la valorizzazione della forza lavoro, promuovendo il benessere individuale e collettivo, nel segno della responsabilità sociale e della creazione di un impatto positivo sulle comunità di riferimento. È in questa prospettiva che si inseriscono il progetto di reclutamento e formazione in Tunisia e le numerose iniziative dedicate all’inclusione dei lavoratori stranieri in Italia, elementi di una strategia integrata volta a costruire un futuro più equo e sostenibile.
Progetto Tunisia
Per far fronte alla crescente difficoltà di reperimento di manodopera qualificata nel settore navalmeccanico, Fincantieri ha avviato, nell’ambito del Piano strategico Italia-Africa “Piano Mattei”, un progetto pilota in Tunisia dedicato alla selezione, formazione e successivo inserimento lavorativo in Italia di giovani diplomati tunisini specializzati come saldatori navali. Il percorso riguarda 20 giovani, selezionati tra candidati con precedenti esperienze lavorative, che sono stati coinvolti in un programma formativo articolato e approfondito, finalizzato a sviluppare competenze tecniche e linguistiche di alto livello, sviluppato nel paese di origine.
Tra febbraio e maggio 2025, i partecipanti hanno seguito un intenso percorso di 298 ore complessive, suddiviso tra formazione civico-linguistica e tecnico-professionale, con un focus particolare sull’apprendimento della lingua italiana fino al livello A1, certificato attraverso un esame ufficiale a fine febbraio. Dopo una pausa legata alle festività religiose del paese, a inizio aprile è ripresa la formazione tecnica, che si è conclusa a maggio con una cerimonia ufficiale di consegna degli attestati presso la sede tunisina: un momento di grande significato, simbolo del successo raggiunto da questi giovani e della concreta realizzazione di un processo di sviluppo e inclusione.
Il progetto è realizzato tramite una rete di partnership strategiche, con il coinvolgimento di realtà italiane come l’Associazione Centro ELIS, l’Agenzia per il Lavoro Orienta, e importanti interlocutori tunisini come il Cluster Maritime Tunisien e il Groupement Professionnel National des Industries Nautiques della CONECT, che garantiscono la qualità della formazione, l’organizzazione logistica e un costante coordinamento sul territorio. Questo modello si basa sulle opportunità offerte dal Decreto Cutro (art. 23 del Testo Unico Immigrazione) e prevede, oltre alla formazione, anche l’organizzazione dell’alloggio in Italia a carico delle aziende, creando così condizioni ottimali per l’ingresso e l’inserimento dei lavoratori nel Gruppo Fincantieri o nelle aziende dell’indotto navalmeccanico, anche tramite contratti di somministrazione.
L’approvazione ufficiale del progetto da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel dicembre 2024, e il costante dialogo con l’Ambasciata d’Italia a Tunisi testimoniano la rilevanza e la validità del progetto, che rappresenta non solo un intervento mirato a colmare il fabbisogno industriale, ma una vera e propria opportunità di crescita personale, formazione di capitale umano qualificato e cooperazione internazionale. I 20 giovani professionisti, il cui arrivo è previsto a dicembre 2025, daranno inizio al loro percorso professionale mettendo in campo le competenze tecniche maturate durante i mesi di formazione.
Questo progetto rientra all’interno di una visione dedicata alla formazione e alla selezione di figure professionali anche oltre i confini nazionali, con l’obiettivo di costruire ponti tra industria e culture, promuovendo una cultura aziendale basata su inclusività e rispetto.
Strumenti e progetti per l’inclusione dei lavoratori stranieri
Il progetto Tunisia si inserisce in una più ampia strategia di Fincantieri che prevede inoltre iniziative volte all’inclusione sociale e professionale dei lavoratori stranieri in Italia.
Nell’ambito del programma everyDEI, il Gruppo ha infatti sviluppato una serie di strumenti e programmi finalizzati a facilitare l’inserimento e a migliorare la qualità della vita lavorativa di persone provenienti da contesti culturali diversi.
Tra questi, la web app Step2Connect rappresenta un importante strumento di inclusione sociale e integrazione. Progettata per accompagnare i lavoratori stranieri e le loro famiglie, nel percorso di inserimento, Step2Connect offre contenuti pratici e facilmente fruibili – come guide, tutorial e quiz interattivi – che coprono aspetti fondamentali della vita quotidiana in Italia, dalla burocrazia al sistema sanitario, dalla sicurezza sul lavoro alla gestione delle emergenze. Integrata da una chat basata su intelligenza artificiale, questa piattaforma consente di rispondere tempestivamente alle domande degli utenti, favorendo la loro autonomia e riducendo le barriere culturali all’interno dei cantieri.
L’iniziativa è stata sviluppata nell’ambito di “Includere per Crescere”, in collaborazione con Elis, e nasce dalle esperienze positive già maturate nei cantieri liguri di Fincantieri dove sono stati attivati sportelli fisici di mediazione culturale.
In questo senso particolare attenzione è riservata anche al benessere dei lavoratori del sistema Fincantieri e delle loro famiglie ed è con tale obiettivo che è stato lanciato il servizio di mediazione sociosanitaria nato dalla collaborazione con ASL, il quale promuove prevenzione e consapevolezza sulla salute.
Parallelamente, Fondazione Fincantieri promuove corsi di lingua italiana rivolti ai lavoratori stranieri, realizzati in collaborazione con la Società Dante Alighieri. Avviati nel 2024 all’interno di cantieri strategici come Monfalcone, Sestri Ponente, riva Trigoso, Muggiano, Ancora e Marghera, questi corsi hanno già coinvolto oltre 220 partecipanti e per più di 650 ore di formazione complessiva. La finalità è duplice: da un lato, migliorare le competenze comunicative dei lavoratori per garantire un ambiente di lavoro più sicuro e collaborativo; dall’altro, facilitare una piena partecipazione alla vita aziendale e sociale, superando le barriere linguistiche che spesso limitano l’integrazione e il benessere individuale.
Attraverso queste iniziative, Fincantieri dimostra che la forma più autentica di innovazione è quella capace di generare valore economico e sociale insieme, trasformando sfide complesse – come la carenza di manodopera – in occasioni concrete di crescita sostenibile e condivisa.