Fincantieri in prima fila per lo sviluppo di nuove soluzioni

Trasporto marittimo e gas serra: primo accordo di massima all’IMO (International Maritime Organization) per limitare le emissioni

Gli sforzi per salvaguardare l’ambiente con navi a ridotto impatto ambientale hanno subìto un’accelerazione impensabile fino a qualche anno fa e l’obiettivo Emissioni Zero non è più una chimera. Non a caso nella sua riunione di maggio l’International Maritime Organization (agenzia delle Nazioni Unite per la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino) ha trovato per la prima volta un accordo su una serie di misure atte a limitare le emissioni nel trasporto marittimo, che attualmente produce quasi il 3% delle emissioni globali.

Fincantieri in campo con le sue risorse e assieme ai big del settore

Fincantieri è impegnata in questa sfida con tutte le società del Gruppo, ma anche con una serie di alleanze industriali che coinvolgono altre realtà leader nei rispettivi settori. È il caso, ad esempio, della costruzione di navi da crociera, un settore di cui Fincantieri ha la leadership mondiale. Assieme al cliente Explora Journeys, brand del gruppo MSC, terzo operatore al mondo nella croceristica, è stato firmato un Memorandum of Agreement per due navi di nuova generazione alimentate a idrogeno con caratteristiche da primato per il settore, che consentiranno alle navi di funzionare a “emissioni zero” in porto con i motori spenti; e un contratto per la costruzione di una nave da crociera extra lusso, con consegna prevista per la fine del 2025.


Sempre in tema di idrogeno Fincantieri ha firmato un accordo anche con Enel Green Power che prevede la possibilità di collaborare per la fornitura di idrogeno verde (quello prodotto con energie rinnovabili) a unità navali, sottomarine e di superficie, e per utenze industriali ricomprese nell’ambito portuale, inclusa la progettazione e la costruzione delle infrastrutture, anche di accumulo. La centrale Enel “Eugenio Montale” di La Spezia potrà essere utilizzata come primo test delle attività oggetto dell’accordo.

Alleanze industriali anche per il Cold ironing e le batterie al litio

Ancora con il gruppo Enel (questa volta Enel X) Fincantieri ha firmato un accordo per l’elettrificazione delle banchine, il cosiddetto cold ironing, che consente alle navi ormeggiate in porto di “spegnere i motori” (e relative emissioni) utilizzando solo energia elettrica. L’intesa riguarda anche la gestione e l’ottimizzazione degli scambi di energia nelle nuove infrastrutture, i sistemi di accumulo e di produzione di energia elettrica, anche con fonti rinnovabili, e l'applicazione di celle a combustile.


Obiettivo puntato anche sulle batterie al litio, con la joint venture tra la controllata Fincantieri SI e Faist Electronics per realizzare un sito per la produzione di batterie e la progettazione, l’assemblaggio, la commercializzazione e i servizi di post vendita relativi a moduli e gruppi batteria. Attività destinate ai mercati automotive, telecomunicazioni e industrial, oltre che nei settori marine ed energy storage terrestre.

I primati internazionali dalla Norvegia a Castellammare di Stabia

Intanto in Norvegia la Yara Birkeland, la prima nave elettrica senza pilota prodotta da VARD (100% Fincantieri), ha già fatto il suo viaggio inaugurale. Può trasportare 120 container risparmiando circa 40.000 viaggi all’anno con camion a gasolio e nel 2022 è previsto l’avvio della vera e propria attività commerciale. E nel frattempo nel cantiere di Castellammare di Stabia si porta avanti il progetto Zeus, Zero Emission Ultimate Ship, cioè lo sviluppo della nave a zero emissioni. Si tratta di un’unità navale sperimentale alimentata tramite fuel cell unica al mondo che coinvolge anche i cantieri di Palermo e una serie di società del Gruppo come Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori, ma anche il CNR, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione e il RINA.

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