Il 7 settembre 2010 è entrato in vigore il “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” (Legge n. 136/2010). Tale normativa obbliga le aziende che partecipano a qualsiasi titolo ad appalti pubblici, o che ricevano contratti emessi nell’ambito di progetti che beneficiano di finanziamenti pubblici (di origine regionale, nazionale o Europea), a utilizzare conti correnti (bancari o postali) dedicati, anche in via non esclusiva, alle commesse pubbliche e a utilizzarli per ogni movimento finanziario pertinente.
Inoltre l’art. 3, comma 1 della Legge 136/2010 prevede che tutti i movimenti finanziari relativi alle suddette commesse pubbliche siano effettuati tramite bonifico (bancario o postale), ovvero con altri strumenti di incasso o di pagamento idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni.


Pertanto, al fine di rispettare le predette disposizioni normative, si invitano i fornitori  a comunicare le coordinate del conto corrente bancario o postale sul quale indirizzare i pagamenti secondo fac-simile in allegato, citando espressamente gli estremi della/e commesse di interesse.


Si coglie l’occasione per ricordare che i fornitori sono tenuti all’ulteriore obbligo di fornire alla stazione appaltante una dichiarazione che riporti gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate a operare su di essi, nonché qualsiasi modifica futura relativa ai dati trasmessi (cfr Risorse correlate, Tracciabilità flussi).