Innovare per un mondo più intelligente e sostenibile

La partecipazione di Fincantieri alle sfide più impegnative promosse dal PNRR

Internet of things (IoT), Intelligenza artificiale (AI), Big data: l’innovazione digitale ha travolto gli italiani ai tempi del Covid, con il vero e proprio boom dei pagamenti digitali, delle video chat, dello streaming, dell’e-commerce, ma il mondo delle imprese è già da tempo alle prese con questa rivoluzione, che porta la tecnologia digitale a ottimizzare i processi produttivi, aumentare l’efficienza, migliorare l’esperienza dei clienti, creare nuovi modelli di business.

Lo sviluppo sostenibile attraverso l’innovazione digitale rappresenta per il Gruppo Fincantieri l’opportunità di guidare la prossima rivoluzione marittima e disegnare il futuro del trasporto sulle vie d’acqua. Algoritmi e sensori suggeriscono le migliori rotte di navigazione, supportano le decisioni del personale di bordo, ottimizzano il carico/scarico, forniscono informazioni per la manutenzione preventiva delle migliaia dei sistemi presenti a bordo. Queste soluzioni innovative hanno ricadute importanti su tutta la catena del valore, dalla progettazione di nuovi sistemi, al loro monitoraggio e manutenzione nella fase di post-vendita, oltre che forti implicazioni su aspetti di cyber security. Il digitale trova applicazione in ogni passaggio della produzione affinché le navi da crociera (vere e proprie Smart City galleggianti) siano in grado di interagire con migliaia di turisti e con l’intero ecosistema delle infrastrutture marittime – come i porti o i cantieri navali - promuovendo la sostenibilità a ogni livello.

In linea con questa strategia orientata alla continua innovazione, Fincantieri ha aderito ad alcune iniziative di ricerca promosse nel contesto del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che non a caso indirizza oltre un quarto delle risorse proprio all’innovazione digitale.

Fincantieri è socio di:
•    Centro nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing
Cinquantuno membri fondatori, pubblici e privati, del mondo della ricerca scientifica e dell’industria: il Centro, proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, va a potenziare il Tecnopolo di Bologna che già ospita il Data Center del Centro Meteo Europeo e il Centro di Calcolo dell’Infn, e che ora si prepara ad accogliere il supercalcolatore Leonardo, in grado di effettuare 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Il Centro svolgerà attività di Ricerca e Sviluppo a livello nazionale e internazionale nel campo delle simulazioni, del calcolo e dell’analisi dei dati ad alte prestazioni.

•    Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
25 università, e relativi centri di ricerca, hanno unito le forze con 24 grandi imprese attive nell’ambito della mobilità e delle infrastrutture, con l’obiettivo di accompagnare la transizione green e digitale in un’ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale e supportando le istituzioni locali nell’applicazione di soluzioni moderne, sostenibili e inclusive. Un progetto ambizioso, che prevede un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025), con il coinvolgimento di 696 ricercatori degli enti partner e di 574 neoassunti, e che vuole rappresentare uno strumento per la crescita e lo sviluppo in un settore chiave come quello della mobilità, che si stima raggiungerà un valore a livello nazionale di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro.
Le attività del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile saranno focalizzate su cinque ambiti tecnologici (oltre al trasporto per vie d’acqua, anche mobilità aerea, veicoli stradali sostenibili, trasporto ferroviario, veicoli leggeri e mobilità attiva), puntando a rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione.

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