VARATO IL TRAGHETTO “SHARDEN” REALIZZATO DA FINCANTIERI PER TIRRENIA

28 settembre 2004

E’ stato varato a Castellammare di Stabia (Napoli) il cruise ferry “Sharden”, realizzato da Fincantieri per Tirrenia di Navigazione.
Per l’occasione il cantiere e’ stato aperto alla cittadinanza. L’iniziativa ha avuto successo e cosi’ in molti hanno potuto assistere ad una cerimonia particolarmente emozionante e coinvolgente come quella del varo tradizionale dallo scalo di una grande unita’.
“Sharden”, gemello di “Nuraghes” – presentato lo scorso mese di giugno -, appartiene a una nuova classe di traghetti di ultima generazione e, con quattro motori diesel capaci di erogare ciascuno 12.840 kW, sara’ in grado di raggiungere punte di velocità di 31 nodi e mantenere una velocità di esercizio di 29 nodi.
La nuova unità ha una stazza lorda di 40.000 tonnellate, è lunga 214 metri, larga oltre 26 metri, e potra’ trasportare 2.700 passeggeri e 1.085 autovetture.
La consegna della nave è prevista per la fine di febbraio 2005. Il progetto delle due unità e’ derivato per evoluzione – con l’aggiunta di un intero car deck - da quello dei traghetti realizzati in anni recenti dallo stesso stabilimento per Tirrenia: “Bithia”, “Janas” e “Athara”, consegnati rispettivamente nel luglio 2001, nell’aprile 2002 e nel giugno 2003.
Secondo le più aggiornate tendenze del moderno cabotaggio, l’unita’ sara’ allestita con gli stessi elevati standard delle navi da crociera, sia per quanto riguarda l’arredamento che per la vasta offerta di intrattenimenti a bordo: due ristoranti, di cui uno self-service, un salone delle feste con pista da ballo, bar, negozi e cinema.
Oltre a “Sharden”, il portafoglio ordini del plurisecolare stabilimento stabiese attualmente comprende due traghetti “ro-pax”, adibiti cioè al trasporto di passeggeri e veicoli, da 42.000 tonnellate di stazza lorda per l’armatore finlandese Finnlines, con consegne previste per la fine del 2005 e la meta’ del 2006.
Fincantieri detiene la leadership mondiale nel comparto dei passenger ferry di lunghezza superiore ai 150 metri, conquistata in uno scenario caratterizzato dall’acceso e qualificato confronto con altri cantieri europei e dall’agguerrita e spesso sleale concorrenza della cantieristica del Far East.