Navi passeggeri. La difesa della cantieristica europea più avanzata

17 settembre 2008

Si è tenuta oggi a Roma – sotto la Presidenza di Corrado Antonini e alla presenza del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli – l’Assemblea dell’ASSONAVE, l’associazione dei costruttori, riparatori e fornitori navali.

Nel 2007 gli indici di attività della navalmeccanica italiana - ha detto il Presidente Antonini - sono tutti aumentati: le navi consegnate sono state 32, quelle ordinate 49, e a 95 è salito il numero delle unità in portafoglio, per un valore di 10,6 miliardi di Euro, di cui 6,8 per l’estero.

Ma la lievitazione dei costi di produzione, soprattutto delle forniture, e il forte apprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro hanno appesantito, da noi come in tutta Europa, l’azione commerciale e penalizzato la redditività delle commesse. Fattori, questi, avvertiti in misura ben minore nel Far East, dove va concentrandosi ormai la quasi totalità della costruzione delle navi da trasporto standard e quote crescenti di quelle ad alta tecnologia.

Le navi da crociera e i grandi traghetti - le tipologie più complesse e a più alto valore unitario - hanno continuato a qualificare la cantieristica comunitaria, in primis quella italiana stabilmente intorno al 40% del totale mondiale.

Il rallentamento della domanda di navi da trasporto a fronte della conferma delle favorevoli prospettive del mercato delle navi passeggeri - non solo quelle da crociera ma anche i ferry, per l’atteso sviluppo delle Autostrade del Mare - sono alla base della recente acquisizione del gruppo Aker Yard da parte della coreana STX.

Questa mossa, consentita da Bruxelles sulla base di una valutazione di natura esclusivamente tecnico-giuridica, rischia di modificare le caratteristiche strutturali del business, con il trasferimento fuori dall’Europa del know how di questa qualificatissima nicchia. Va, di contro, rilevato che il governo coreano ha deciso di impedire l’ingresso di capitali stranieri nel processo di privatizzazione del cantiere Daewoo, con un approccio diametralmente opposto a quello europeo, in un mercato in cui la concorrenza è a livello globale.
In tale contesto - ha affermato il Presidente - deve crescere la determinazione dei nostri cantieri nel preservare anzitutto l’eccellenza tecnologica delle produzioni. Dunque ammodernamenti impiantistici, ricerca industriale, innovazione di processo e di prodotto, tutela e qualificazione del fattore umano. Lo stesso deve pretendersi dalla vasta rete dei fornitori, il cui apporto è essenziale, assieme alla partecipazione attiva delle maestranze, nella difesa delle lusinghiere posizioni fin qui raggiunte, in campo mercantile come nelle produzioni per la difesa.

Ma il consolidamento della competitività della nostra industria navale non può prescindere dall’applicazione in via sistematica di adeguati incentivi alla R&I.
I finanziamenti disposti dalla Legge Finanziaria 2007 a favore dell’Innovazione vanno dunque riproposti in chiave di continuità per il ruolo strategico che essi svolgono nel sostenere lo sviluppo dei prodotti ad alta tecnologia della nostra cantieristica. E’, del pari, necessario - ha concluso Antonini - che in sede di Legge Finanziaria 2009 vengano ripristinati gli stanziamenti già autorizzati per il triennio2008- 2010 a favore del settore marittimo, e successivamente cancellati.

Roma, 17 settembre 2008