Fincantieri: varata la fregata FREMM “Emilio Bianchi”

Ultima unità del programma italo-francese FREMM costruita dal Gruppo per la Marina Militare Italiana

25 maggio 2024

Si è svolta oggi presso lo stabilimento del cantiere integrato di Riva Trigoso, la cerimonia di varo della fregata “Emilio Bianchi”, ultima di una serie di 10 unità FREMM – Fregate Europee Multi Missione, commissionate a Fincantieri dalla Marina Militare Italiana nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, con il coordinamento di OCCAR, l’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti.

Madrina del varo è stata la signora Maria Elisabetta Bianchi, figlia della Medaglia d’Oro al Valor Militare Emilio Bianchi.

 

La cerimonia si è tenuta alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, accolto dal Presidente di Fincantieri, Generale Claudio Graziano, e dal Direttore Generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste. Hanno partecipato, fra gli altri, anche il Presidente del Consiglio Regionale, Gianmarco Medusei, il Direttore dell’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR), Joachim Sucker, e le autorità civili e militari.

 

A seguito del varo, l’unità proseguirà le attività di allestimento presso lo stabilimento di Muggiano, a La Spezia, e sarà consegnata nell’estate del 2025. Nave “EmilioBianchi” sarà caratterizzata, come le altre FREMM, da un’elevata flessibilità d’impiego e avrà la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate e potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di circa 200 persone imbarcate.

 

Nel settore della Difesa navale, FREMM - Fregata Europea Multi Missione è la più importante iniziativa congiunta sviluppata tra le industrie europee. Il programma FREMM, che rappresenta lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea, nasce dall'esigenza di rinnovamento della linea delle unità della Marina Militare, tra cui le classi “Lupo” e “Maestrale”, costruite da Fincantieri negli anni Settanta e Ottanta.

 

Nel 2012 è stata consegnata Carlo Bergamini, nel 2013 Virginio Fasan, nel 2014 Carlo Margottini, nel 2015 Carabiniere, nel 2016 Alpino, nel 2017 Luigi Rizzo, nel 2018 Federico Martinengo, nel 2019 Antonio Marceglia e a novembre 2023 è stata varata la Spartaco Schergat attualmente in fase di allestimento avanzato presso gli stabilimenti del cantiere integrato e la cui consegna è prevista ad Aprile 2025.

 

Capo Palombaro di 3a Classe Emilio BIANCHI – Medaglia d'oro al Valor Militare


Nato a Sondalo (Sondrio) il 22 ottobre 1912. Volontario nella Regia Marina dal marzo 1932 ed assegnato alla categoria Palombari, frequentò il Corso di specializzazione presso la Scuola C.R.E.M. del Varignano (La Spezia) ed al termine imbarcò sulla nave idrografica Ammiraglio Magnaghi, con la quale compi poi due crociere idrografiche nell'Egeo e nel Mar Rosso.
Nel 1934 imbarcò sull'incrociatore Fiume, dove conseguì la promozione a Sottocapo, e nel 1936 venne destinato al 1° Gruppo Sommergibili di La Spezia. Conseguita la promozione a Sergente nel 1937, passò ad operare nella 1a Flottiglia MAS, dando inizio all'addestramento che lo doveva poi far diventare Operatore dei mezzi d'assalto subacquei.
Durante il conflitto partecipò, nel grado di 2° Capo, ai due tentativi di forzamento della base inglese di Gibilterra (ottobre e novembre 1940), quindi all'audace forzamento della base di Alessandria come 2° operatore del SLC (maiale) n. 221 condotto dal Tenente di Vascello Luigi Durand de La Penne. Partito da bordo del sommergibile Sciré nella notte del 18 dicembre, dopo aver superato gli sbarramenti penetrò con il suo capo operatore all'interno del porto e portò il suo mezzo esplosivo sotto la chiglia della nave da battaglia inglese Valiant, che per lo scoppio, affondò all'alba del 19 dicembre. Colpito durante il tragitto da intossicazione di ossigeno, a causa del durissimo sforzo che ebbe a compiere durante le cinque ore di immersione, costretto a risalire a galla, dopo qualche tempo fu scoperto dalle sentinelle di bordo e, assieme al suo comandante, rinchiuso in un locale di bordo posto nelle immediate vicinanze della santabarbara. Salvatosi fortuitamente dopo lo scoppio della carica, che provocò l'affondamento della nave, venne condotto in un campo di concentramento e rimpatriato al termine del conflitto. Promosso per meriti di guerra Capo di 3a Classe e di 2a Classe, nel 1954, a scelta, conseguì la promozione a Capo di 1a Classe Palombaro.
Nel grado di Ufficiale del C.E.M.M. prestò successivamente servizio al Centro Subacqueo del Varignano, al Nucleo Sminamento di Genova ed infine all'Accademia Navale di Livorno, terminando la carriera nel grado di Capitano di Corvetta (CS).

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